Non ci capiamo, lo so è normale.

Lavoro con diverse equipe, ascolto tanti colleghi, nello zaino ho tante esperienze di varie comunità e il risultato è sempre lo stesso, non cambia negli anni, tra di noi non ci capiamo.

In ogni equipe o gruppo di persone che lavorano insieme, il nodo da sciogliere, sempre e comunque, a prescindere dai contesti e dalle latitudini è come comunicare.

Non dovremmo commettere l’ingenuità di pensare che il problema della difficoltà di comunicare che abbiamo riguarda i nostri attuali colleghi oppure il posto di lavoro di cui adesso ci occupiamo. Non facciamo l’errore di pensare che dipende in sostanza dagli altri e non da noi.

Capirsi, farsi capire dagli altri e saper dissentire con serenità e ragionevolezza è roba seria, serissima. Dovremmo decidere di scendere nella cantina del nostro profondo dove riponiamo pezzi di vita che ingoiamo dalla nostra esistenza e che accantoniamo.

In quella cantina dovremmo avere il coraggio, per amore di noi stessi, di accendere la luce ed iniziare a guardarci dentro.

E quindi capire quali sono i sentimenti che ci guidano, qual è il pensiero e la rappresentazione che abbiamo della realtà. Se è un sentimento di bene, amore, saggezza, giustizia, desiderio di vivere profondamente oppure sentimenti di rancore, odio, abbandono. Iniziamo a dare un nome proprio ai sentimenti che ci guidano e che condizionano le nostre scelte e il modo di osservare il mondo.

Vediamo quali e quante emozioni viviamo e con quale intensità. Anche le emozioni, che sono sempre passeggere, hanno bisogno di nomi propri. Sono in balia degli eventi che vivo ? So dare un nome alle emozioni che vivo? Le so riconoscere ?

So capire quali sono i nostri desideri? Che cosa vuoi tu ? Molti adulti pensano che non è più tempo di aspettarsi qualcosa ma se tu non ti aspetti più niente da te stesso l’unica cosa che puoi fare è sopravvivere non vivere. C’è anche da dire che il desiderio adulto si deve saper alleare con la volontà per concretizzarsi. Per ralizzarlo, il tuo desiderio, cosa sei disposto a perdere? ( cit. Jovanotti).

Comunicare ciò che siamo e ciò che sentiamo è certamente un cammino per liberare sentimenti, emozioni, desideri, talenti assopiti.

Ma compiere quel cammino è solo una nostra scelta. Nessuno può farla per noi.


2 comments

  1. Josef Bianchi
    21 Aprile 2018 at 8:42

    😊😕☺😊Luigi ma è farina del tuo sacco?
    se la risposta è 《 certo》 sei passato allo stato superiore!
    Complimenti
    Zio

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  2. Alessandra
    30 Aprile 2018 at 5:49

    Grazzzzzzziiiieeeeeee Luigi
    Rescii sempre a far vibrare le corde del mio ❤….

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